Pensare in 3D: metodologie
didattiche per l'insegnamento del CAD
di Claudio Gasparini
parte della relazione "Instrumentos y
métodos en la enseñanza de los sistemas CAD" presentata al
Ier
Seminario Nacional de Grafica Digital, 11-13 giugno 1997,
Facultad de Arquitectura, Buenos Aires, 1997
Per affrontare la domanda di formazione CAD
si sono individuati tre tipi di utenti: il disegnatore, il
progettista, e lo studente. Apprendere un sistema CAD richiede
prima di tutto a imparare a pensare in 3D. Fare formazione
con gli strumenti informatici, CD e Web, richiede nuovi metodi
di formazione. Riamane solo un tema che non ho ancora affrontato:
come si misura l'efficienza di un sistema / metodo di formazione
? Basta Internet per fare formazione ? Ai prossimi articoli.
Utenti del CAD
La diffusione degli strumenti di progettazione CAD nei vari
settori della produzione comporta una maggiore richiesta di
training e di formazione con livelli diversi di utilizzo a
seconda delle particolari esigenze degli utenti.
Queste richieste possono essere schematizzate in tre diverse
tipologie di utenti: il disegnatore,
il progettista, lo studente
1 - Disegnatore
Il primo livello di utilizzo di
un sistema CAD è quello richiesto da un disegnatore le cui conoscenze
sono finalizzate alla precisione e velocità di disegno. Questa
tipo di formazione viene fornita dai corsi di formazione per
operatori di durata limitata, spesso organizzati direttamente
dalle società produttrici dei sistemi o da centri di formazione
specializzati.
2 - Il progettista
Un progettista invece è interessato ad un livello di formazione
più approfondito, con conoscenze non finalizzate esclusivamente
al disegno ma in grado di poterlo guidare nella scelta degli
strumenti informatici e nella migliore pianificazione del
loro utilizzo all'interno di un progetto o di uno studio professionale.
Esperto informatico in uno studio di progettazione
La figura dell'esperto informatico, presente in alcuni studi
di progettazione, è destinata a ridimensionarsi con la diffusione
delle conoscenze informatiche e sarà sempre più il progettista
stesso che si occuperà della scelta e della gestione degli
strumenti di produzione cioè dei sistemi CAD. Assumerà sempre
più importanza la consapevolezza che un sistema CAD è prima
di tutto una metodologia progettuale resa disponibile al progettista
e che viene scelta a volte in modo non sempre cosciente. Conoscendo
i vantaggi ed i limiti di un sistema il progettista ha una
padronanza migliore delle potenzialità degli strumenti che
utilizza. Ad esempio se un sistema CAD è nato per applicazioni
meccaniche, è evidente che il suo impiego nel settore elettronico
presenterà dei limiti significativi non solo nelle procedure
di disegno ma anche nella flessibilità di progettazione.
3 - Lo studente
Infine il terzo livello di utilizzo di un sistema CAD è quello
richiesto dallo studente cioè da un soggetto non ancora inserito
nell'ambiente di lavoro e pertanto ancora in formazione. Vista
la velocità di evoluzione delle tecnologie e dei linguaggi,
la scuola dovrebbe fornire una formazione di base per operare
in modo flessibile con gli strumenti informatici.
Lo studente pertanto, che sarà sul mercato del lavoro solo
dopo alcuni anni, deve sviluppare, oltre alle normali capacità
e abilità operative, anche un metodo
flessibile di apprendimento personale che gli permetta
di aggiornarsi anche dopo il periodo scolastico.
Pensare in 3D
Anche le prestazioni di disegno dei sistemi CAD hanno subito
nella loro breve storia una significativa evoluzione: dai
primi sistemi di disegno esclusivamente bidimensionale, definiti
propriamente "tecnigrafi elettronici",
si è giunti a sistemi con prestazioni sempre più evolute,
quali le funzioni tridimensionali, la modellazione solida,
la parametrizzazione variazionale fino al painting 3D.
Il progetto finora si poteva distinguere fra disegno
in 2D, fatto di proiezioni ortogonali e viste assonometriche,
e modello numerico in 3D con
la separazione distinta dei due aspetti di comunicazione del
progetto: il bidimensionale è funzionale al disegno tecnico
esecutivo con le informazioni anche alfanumeriche quali quote
e scritte, mentre la costruzione del modello in 3D serve alla
presentazione del progetto con tecniche di rendering ed animazione.
Con le nuove prestazioni dei sistemi
parametrici il progettista può e, sempre più in futuro,
deve pensare in 3D con nuovi processi mentali nella visualizzazione
dello spazio. Non tanto lontani però dalle comuni operazioni
che si compiono nella realtà, quali associare solidi diversi,
sottrarre e tagliare (operazioni booleane). Dal modello in
3D poi è possibile ricavare in automatico le viste ortogonali
e assonometriche, con l'aggiunta anche delle quote in modo
facilitato secondo schemi predefiniti di layout o di "messa
in tavola" del progetto.
Obiettivi didattici
Per progettare i contenuti didattici di un corso che insegni
ad usare un sistema CAD è necessario prima di tutto definire
gli obiettivi cognitivi che si vogliono raggiungere, e che
possiamo distinguere in:
obiettivi di conoscenza concettuale,
sintattica e operativa
Conoscenza concettuale
Fra gli obiettivi di conoscenza concettuale comprendiamo i
concetti teorici e fondamentali, quali ad esempio il sistema
cartesiano di riferimento in 2D e 3D, la differenza fra grafica
vettoriale e raster o le operazioni booleane.
Conoscenza sintattica
Negli obiettivi di conoscenza sintattica vengono trattate
le regole sintattiche e grammaticali utilizzate dal programma
che si deve apprendere, mettendo in evidenza l'analogia con
le regole sintattiche di una nuova lingua da apprendere.
Conoscenza operativa
Gli obiettivi di conoscenza operativa riguardano le fasi di
applicazione delle conoscenze attraverso l'acquisizione di
abilità di disegno con il miglior utilizzo delle funzioni
del sistema CAD.
Test di verifica
Altri aspetti didattici importanti in un corso di formazione
sono i test di verifica perché permettono di valutare l'efficacia
didattica del corso e di segnalare i contenuti che non sono
stati sufficientemente appresi. Una funzione importante dei
test di verifica è garantire il raggiungimento di una preparazione
minima con qualità costante a tutti gli utenti di un corso.
I test che si utilizzano normalmente sono di tre tipi:
test d'ingresso che servono
per valutare il livello di conoscenza dell'utente all'inizio
del corso e di conseguenza pianificare un corso personalizzato;
test di conoscenza e comprensione
che permettono all'utente del corso di verificare il proprio
grado di conoscenza e comprensione degli argomenti trattati;
test di applicazione che verificano
le capacità di applicazione delle funzioni di disegno.
Strumenti didattici
L'utilizzo di strumenti didattici alternativi o integrativi
alle tradizionali modalità didattiche col docente in aula
è una risposta ad alcune esigenze emerse dalla sempre maggiore
diffusione degli strumenti informatici.
In particolare si cerca di superare alcune limitazioni presenti
nella formazione tradizionale ed in particolare nei limiti
di tempo e di spazio, cioè superare la necessità di essere
presenti in posto in un dato tempo.
Anche l'aspetto economico ha un'importanza consistente: un
corso di formazione svolto in maniera tradizionale, in un'aula
attrezzata con la presenza del docente presenta dei costi
d'investimento elevati determinati sia dalle strutture didattiche
che devono essere aggiornate continuamente, sia dal personale
docente e dai tecnici addetti alla manutenzione dell' hardware
e del software.
L'utilizzo di tecnologie multimediali per fornire corsi di
formazione sia su CD-Rom che in rete, Internet o Intranet,
permettono di superare alcuni dei limiti individuati potendo
fornire i contenuti didattici in autoistruzione nei tempi
e nei luoghi scelti dall'utente a costi decisamente minori.
E' evidente che uno strumento informatico, seppur interattivo
e completo, difficilmente può fornire la stessa efficacia
didattica del rapporto diretto e personale con il docente
in aula. Lo stesso rapporto con gli altri partecipanti al
corso, basato spesso sulla dinamica psicologica di collaborazione
e competizione al tempo stesso, viene a mancare con l'utilizzo
di strumenti informatici. D'altra parte uno strumento didattico
non deve sostituire il rapporto con il docente, ma potrebbe
integrare o essere uno strumento aggiuntivo alle dispense
ed i libri che lo studente utilizza nelle esercitazioni libere
a scuola e a casa.
Struttura didattica Le componenti di un corso possono essere
diverse a seconda anche degli obiettivi, partecipanti e difficoltà
dei contenuti da somministrare. Generalmente un corso può
essere costituito da tutte o solo alcune delle seguenti componenti:
pre-test, moduli, lezioni, obiettivi didattici, esercizi,
area di discussione, e test finale. Il pre-test o test d'ingresso,
con risposte multiple o di completamento (fill-in-the-blank),
verifica il livello di conoscenza d'ingresso e permette di
pianificare uno "study plan" individualizzato. I contenuti
del corso sono strutturati in una serie di moduli ognuno comprendente
più lezioni focalizzate su delimitati e specifici obiettivi
didattici. In ogni lezione vengono presentati all'utente gli
argomenti e gli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere
con specificate l'utilità delle conoscenze fornite.
Alla fine di ogni modulo e di alcune lezioni vengono presentati
gli esercizi che l'utente deve realizzare con l'utilizzo del
programma. Se il corso viene fornito in Internet è particolarmente
utile prevedere un'area di discussione (conference) dove l'utente
può porre delle domande al docente o scambiare opinioni sul
corso con gli altri studenti del corso.
Lo scambio delle informazioni avviene in modo asincrono
cioè mediante e-mail, non in real-time, in modo simile ai
newsgroup di Internet. Il test finale viene svolto alla fine
del corso e serve ad accertare il grado di comprensione dei
contenuti e a fornire una prova scritta del livello raggiunto.